LOCATION: CALTANISSETTA
Lussuoso appartamento privato situato al centro storico di Caltanissetta, nona città della Sicilia, e seconda in provincia, in termini di popolazione residente. Nelle vicinanze si trovano le località, i siti archeologici e le bellezze naturalistiche più affascinanti della Sicilia orientale.
La città sorge fra tre colli (Sant’Anna, monte San Giuliano e Poggio Sant’Elia) che, disposti ad arco, formano una conca entro la quale si sviluppa parte del centro storico e tutti i quartieri meridionali.
Nel vigente Piano Territoriale Paesistico della provincia di Caltanissetta, della Regione Siciliana, Assessorato Beni Culturali ed Ambientali, gran parte del territorio di Caltanissetta ricade nei paesaggi locali n. 9 “Aree delle Miniere”, n. 8 “Sistemi urbani di Caltanissetta e San Cataldo” e n. 5 “Valle del Salito”.

Il clima è piuttosto continentale, rigido e secco d’inverno, caldo e ventilato d’estate, con meno di 60 giorni di pioggia annui.[16]
Il vento è un elemento climatico della città. Nel periodo invernale possono essere presenti brevi e sporadiche precipitazioni nevose. Le piogge si concentrano nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, ottobre e dicembre, quasi del tutto assenti in estate con una piovosità media annuale di 458 mm.[16]
La temperatura varia molto: le massime invernali sono in media di 9-12 °C, mentre quelle estive di 30-35 °C; le minime variano dalla media di 4-6 °C invernale a quella di 15-20 °C estiva. I picchi sono stati di -7 °C (minimo registrato nel 1934) e di 44.0 °C – massima raggiunta nell’estate del 1983.
LUOGHI DA VISITARE
I luoghi di interesse storico, monumentale e paesagistico sono tutte attorno a te.
MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE
Nelle vicinanze si trovano le località, i siti archeologici e le bellezze naturalistiche più affascinanti della Sicilia Orientale.
Duomo di Santa Maria la Nova
È la cattedrale di Caltanissetta, situata nel centro storico della città. Venne costruita tra gli anni 1560-1620 e fu aperta al pubblico nel 1622. Venne intitolata così per distinguerla dalla chiesa madre, eretta nel Cinquecento ai piedi della fortezza di Pietrarossa, e che venne conseguentemente soprannominata “la Vetere”. All’interno vi si trova la Cattedra del Vescovo della Diocesi di Caltanissetta.
Abbazia di Santo Spirito
Fu commissionata dal conte Ruggero e realizzata su un antico casale arabo a sua volta costruito probabilmente su un edificio di culto già esistente in epoca bizantina, dedicato allo Spirito Santo. La chiesa, consacrata nel 1153, possiede notevoli elementi artistici, quali il fonte battesimale e i numerosi affreschi che ricoprono le pareti interne.
Chiesa di Sant’Agata al Collegio
Venne costruita tra il 1600 e il 1610 su una preesistente chiesa, anch’essa dedicata a Sant’Agata, mentre i lavori del contiguo Collegio gesuitico (da cui la chiesa prende il nome) iniziarono nel 1589 e terminarono solo nella seconda metà dell’Ottocento. La chiesa, con impianto a croce greca, è certamente una delle più ricche della città. Il collegio ospita la Biblioteca Comunale Luciano Scarabelli e il Liceo Musicale.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Detta anche la Vetere, è situata a ridosso del Castello di Pietrarossa, sul lato settentrionale di quest’ultimo. Costruita in epoca Normanna, fu la seconda parrocchia della città dopo l’abbazia di Santo Spirito. Dal 1239 al 1622 fu la sede parrocchiale della città di Caltanissetta. Dopo l’Unità d’Italia venne sconsacrata e passò al Ministero della Guerra, e da allora subì un inesorabile declino. Fu oggetto di restauro nei primi anni dieci del Duemila. Degna di rilievo è la porta maggiore occidentale, adornata di particolari fregi in arenaria, che possiede un archivolto a sesto acuto.
Chiesa di San Sebastiano
Sorta intorno al Cinquecento come omaggio al Santo da parte della popolazione per la liberazione dalla peste e in passato sede della congregazione dei macellai, la chiesa di San Sebastiano è situata in Piazza Garibaldi, proprio di fronte alla Cattedrale. La chiesa fu più volte ridimensionata e restaurata. Nel 1711, ad esempio, fu modificata nel senso della lunghezza per cedere spazio all’antistante piazza. In quella occasione fu abbellita sia all’interno sia nel prospetto principale. L’elegante facciata, progettata dall’architetto Pasquale Saetta sul finire dell’Ottocento, è arricchita da colonne appartenenti a tutti e tre gli ordini classici: nella parte inferiore le doriche, al centro le ioniche ed in cima le corinzie. Vi sono inoltre bifore e nicchie in cui sono collocate alcune statue dello scultore Biancardi. Le sculture della parte centrale rappresentano i santi Pietro e Paolo, mentre nella fascia superiore, si può ammirare San Sebastiano trafitto dalle frecce, posta in memoria del suo martirio.
Fontana del Tritone
È costituita da un gruppo bronzeo raffigurante un tritone che tenta di domare un cavallo marino di fronte a due mostri marini che lo insidiano. Ispirata alla mitologia greca il Tritone è un dio marino con il corpo per metà uomo e per metà pesce, figlio di Poseidone e Anfitrite. La figura mitologica è stata spesso usata nella costruzione di fontane e ninfei, anche il Bernini lo ha collocato nella sua famosa fontana a Roma. Fu scolpita dal nisseno Michele Tripisciano nel 1890 ed inizialmente posta nell’androne di Palazzo del Carmine: la fontana fu creata dall’architetto Gaetano Averna per essere posta nella sua attuale locazione, al centro di Piazza Garibaldi, dove fu inaugurata il 15 dicembre 1956, in sostituzione ad un vecchio lampione in ferro a cinque luci. Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, l’intera piazza Garibaldi è stata sottoposta a lavori di pavimentazione in basoli di pietra lavica per impedire il passaggio di automobili e consentire il libero transito dei pedoni. In questa occasione anche la fontana del tritone è stata restaurata e vi sono stati installati impianti di illuminazione che l’hanno riportata così all’antico splendore.
Spesso la fontana del tritone, anche stilizzata, viene usata come simbolo distintivo della città.